SEDUZIONE, BELLEZZA, CONTEMPORANEITÀ. IL MESTIERE DELLE ARTI / INAUGURAZIONE 15 FEBBRAIO 2018 ORE 18 / RAVENNA

1024 545 Paolo Staccioli

Inaugurazione 15 febbraio 2019 ore 18
Aperta dal 16 febbraio al 26 maggio 2019
Da martedì a domenica 8.30-19.30
Museo Nazionale di Ravenna
Via San Vitale, 17

Informazioni Polo Museale dell’Emilia Romagna
http://www.polomusealeemiliaromagna.beniculturali.it/
Biglietto integrato Museo + Mostra € 7

A cura di Ornella Casazza e Emanuela Fiori, con Maria Anna Di Pede e Laura Felici

Promossa e organizzata dal Polo Museale dell’Emilia Romagna con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e la collaborazione di Ravenna Antica

“Il mestiere delle arti. Seduzione e bellezza nella contemporaneità” è il titolo della mostra che dal 16 febbraio al 26 maggio 2019 resterà aperta al pubblico al Museo Nazionale a Ravenna.

In esposizione, l’esercizio delle arti “maggiori”, scultura e pittura, affiancato alle produzioni di oreficeria, in vetro e resina o in ceramica.

La mostra propone infatti una selezione di artisti della contemporaneità che, ignorando il confine tra arti maggiori e arti minori, hanno conferito alle loro opere un valore universale per stile e sapienza tecnica.

Sono riunite più di cento opere di Igor Mitoraj, Mimmo Paladino, Paolo Staccioli, Cordelia von den Steinen, Ivan Theimer, Paolo Marcolongo, Stefano Alinari, Jean-Michel Folon, Giacomo Manzù, Giuliano Vangi, Mario Ceroli, Paola Staccioli, Luigi Ontani, Gigi Guadagnucci, Giovanni Corvaja, Daniela Banci, Marzia Banci, Orlando Orlandini, Angela De Nozza, Ornella Aprosio, Angela Caputi, Tristano di Robilant, Sauro Cavallini, Sophia Vari, Kan Yasuda, Pietro Cascella, Fernando Cucci, Pasquale (Ninì) Santoro.

Molti degli autori selezionati per la mostra propongono la loro ricerca artistica in materiali diversi. Le loro opere sono allestite per assonanze visive e materiche in un percorso che si intreccia strettamente con le architetture del Museo Nazionale, ospitato nell’ex Monastero Benedettino di San Vitale.

La presenza prevalente di oggetti di provenienza collezionistica classense nelle collezioni permanenti del Museo Nazionale consente un continuo rimando tra le cosiddette ’arti minori’ dei secoli che vanno dal XIII al XVIII e la contemporaneità.
Riproponendo così un confronto antico-contemporaneo di enorme fascino.

Catalogo: Silvana Editoriale
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